Tan e taeg: cosa sono, quali sono le differenze e come si calcolano
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4 ottobre 2022
Ogni prestito risulta costituito da due variabili di cruciale importanza: TAN e TAEG. Il loro valore è essenziale ai fini del calcolo degli interessi del finanziamento, così come lo sono altri parametri, quali ad esempio l’importo erogato dall’istituto di credito, la durata del piano di rimborso e l’entità effettiva delle rate. Continua a leggere l’articolo per scoprire nel dettaglio cosa sono, quali sono le differenze e come si calcolano.
Che cos’è il TAN?
TAN significa Tasso Annuale Nominale. Lo si può definire come tasso di interesse puro da applicare al prestito oppure l’interesse annuale da calcolare sul finanziamento. Risponde alla domanda relativa a quanto ammonta il prezzo richiesto da un istituto di credito sull’erogazione di un determinato importo economico su base annua e in percentuale.
Nei piani di rimborso dei finanziamenti, il calcolo dell’interesse viene strutturato attraverso il pagamento di rate, in genere a scadenza mensile.
Che cos’è il TAEG?
TAEG invece, significa Tasso Annuo Effettivo Globale d’interesse. Si tratta di un indicatore fondamentale ai fini del calcolo totale del finanziamento. Include una serie di spese, considerate obbligatorie per aprire e per saldare il pagamento del prestito: istruttoria, gestione della pratica, apertura e mantenimento del conto corrente, spese inerenti alle operazioni di pagamento e polizze obbligatorie rientrano nel TAEG.
Non ne fanno parte, invece, le imposte, le spese notarili e i costi di perizia. Il TAEG, di fatto, è l’indicatore utile per mettere a confronto prestiti e finanziamenti, nell’ottica di scegliere l’opzione reputata più conveniente.
Quali sono le principali differenze tra TAN e TAEG?
In sostanza, la differenza più evidente tra il TAN e il TAEG risiede nel fatto che il primo è un valore percentuale su base annua, il cui scopo primario è quello di definire gli interessi attinenti al finanziamento. Il secondo, invece, serve a delineare il costo complessivo del prestito, tenendo conto anche delle cosiddette spese accessorie correlate, come ad esempio l’istruttoria, eventuali polizze assicurative, imposta di bollo, costi per le comunicazioni periodiche, spese per incasso della rata.
Quindi, se il TAN risulta avere un effetto diretto sia sull’ammontare delle rate sia su quanto costa il prestito, costituendo un parametro base per calcolare gli interessi da versare all’istituto di credito, il TAEG è un indicatore che non può essere impiegato per il calcolo del tasso di interesse del finanziamento.
Calcolo del TAN e del TAEG: cosa sapere?
Il calcolo del TAN e del TAEG serve soprattutto in fase iniziale, nel momento in cui richiedi un prestito, affinché tu possa fare una scelta ponderata. Prima di tutto, il calcolo di TAN e TAEG varia in relazione ai tassi di interesse. Un prestito erogato a tasso variabile, ad esempio, viene calcolato, addizionando svariati indici, tra cui lo spread, ossia quanto guadagna al lordo l’istituto di credito su quella specifica operazione, il tasso BCE e l’Euribor.
Nel caso di un prestito a tasso fisso, il calcolo viene effettuato tenendo conto degli indici Eurirs. Questi ultimi descrivono il tasso di interesse annuo medio che le banche europee applicano alle operazioni di swap, qualora la durata dovesse rivelarsi maggiore a un anno. A questi, occorrerà poi aggiungere anche lo spread del rispettivo istituto di credito.
Ai sensi di quanto sancito dalla Legge, TAN e TAEG vanno obbligatoriamente inseriti nei documenti precontrattuali che banche e finanziarie consegnano al richiedente, come il SECCI o l’IEBCC. Ovviamente, poi, dovranno essere indicati anche all’interno del contratto finale.
Per calcolare la rata, occorre tenere presente il TAN. Tuttavia, è il TAEG l’indicatore più utile per la valutazione della convenienza di un finanziamento, in quanto include i vari costi accessori e gli oneri del finanziamento. Quindi, il costo complessivo del prestito è determinato appunto dal TAEG.
Nel calcolare il TAEG, dovrai sommare agli interessi anche il capitale composto dalle spese accessorie e dagli oneri di finanziamento, dividendolo per i pagamenti effettivi e non in base ai mesi del piano di rimborso. In genere, qualora le rate venissero rimborsate mensilmente, il TAEG risulta più alto del TAN. Di converso, nell’evenienza in cui il rimborso delle rate fosse semestrale, TAN e TAEG risulterebbero grosso modo allineati.
Quanto è importante valutare TAN e TAEG?
La valutazione del TAN e del TAEG è essenziale in qualsiasi fase di ricerca e richiesta del finanziamento. Solo in questo modo, puoi scegliere in modo consapevole e ragionato il prodotto finanziario maggiormente in linea con le tue necessità. Non esitare a investire del tempo perché ti permetterà di valutare le offerte commerciali e di scegliere con calma anche in relazione alla tua disponibilità, in qualità di richiedente.
Ovviamente, tutto ciò non implica alcun impegno da parte tua, in quanto non dovrai accollarti alcun tipo di costo, né tanto meno sarai soggetto a specifici vincoli. TAN e TAEG, in questa fase, ti consentono di controllare i costi reali di ciascuna soluzione di finanziamento e di metterla a confronto con altre già viste, affinché tu possa scegliere in modo immediato e semplice quella meno costosa. Terminato il lavoro di valutazione, puoi procedere all’invio della richiesta di prestito.
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