Delega di pagamento: come funziona e chi può richiederla
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21 luglio 2022
Tra le forme di prestito non finalizzato maggiormente richieste in Italia, si distingue la delega di pagamento. Ma di cosa si tratta? È un prestito al consumo riservato a lavoratori dipendenti statali, di enti pubblici e di aziende private che consente al richiedente di ottenere liquidità extra per acquistare beni e servizi. La trattenuta avviene direttamente in busta paga e l’importo massimo non può oltrepassare i 2/5 dello stipendio mensile netto. Per questo motivo, la delega di pagamento è nota anche come doppio quinto o doppia cessione del quinto.
Caratteristiche della delega di pagamento
Per ottenere liquidità aggiuntiva, la delega di pagamento, quando viene richiesta da coloro che hanno in corso già una cessione del quinto, comporta la riformulazione del piano di pagamento. Quest’ultimo viene volontariamente allungato, garantendo al richiedente il versamento di una rata mensile, contraddistinta da un importo tutto sommato basso e sostenibile rispetto a quanto guadagna. In riferimento alla durata della delega di pagamento, questa va da un minimo di un anno a un massimo di dieci.
Quali sono i documenti necessari per richiederla?
Per ottenere la delega di pagamento, sono richiesti i seguenti documenti:
- carta d’identità
- codice fiscale
- copia delle ultime tre buste paga
- copia del contratto di lavoro
- CUD (Certificato Unico Dipendente).
Per avere l’idea di quanto il doppio quinto possa incidere sulla propria busta paga e sul tenore di vita, il richiedente può richiedere un preventivo, ottenendo una risposta veloce e non vincolante rispetto alla decisione finale che prenderà in seguito.
Delega di pagamento: come funziona?
In riferimento alla logica di funzionamento della delega di pagamento, l’addebito viene effettuato direttamente sulla busta paga ogni mese, fino alla fine della durata del piano di rimborso. La somma richiesta, di fatto, va a sommarsi con quella già presente della cessione del quinto. Sapendo quanto guadagna ogni mese, il lavoratore dipendente è perfettamente informato dell’importo di questo tipo di finanziamento e su quanto gli resta a fine mese. Ragion per cui può programmare al meglio le proprie entrate ed uscite.
Un esempio concreto ti aiuterà a comprendere come funziona questa tipologia di finanziamento, sempre più richiesta dai dipendenti italiani. Si supponga che un lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato presso il Ministero degli Esteri, guadagni 2.000 euro al mese. L’importo della delega di pagamento che gli verrà trattenuto in busta paga sarà pari ad 800 euro, vale a dire al 40% del suo stipendio netto.
Dopo aver inviato la necessaria documentazione, conclusa la fase istruttoria, l’istituto di finanziamento eroga l’importo richiesto in una soluzione unica sul conto corrente del lavoratore, mediante bonifico bancario. A quel punto ha il via il piano di rimborso, di durata variabile fino ai 120 mesi.
Infine, sempre nell’ottica di capire come funziona la delega di pagamento, è opportuno sottolineare che, una volta versato il 40% delle rate mensili, il richiedente può rinnovare la delega di pagamento. In questo caso, negozierà con l’istituto di credito condizioni, a suo dire migliori, per arrivare a pagare ciò che gli serve. Il piano di ammortamento viene nuovamente esteso, in termini di durata, a fronte di un importo rateale maggiormente sostenibile.
Quali sono le spese da fronteggiare?
Trattandosi di un prestito a tasso fisso, il richiedente deve prestare attenzione a TAN, TAEG e alla polizza assicurativa. Per TAN, Tasso Annuo Nominale, si intende quel valore che indica gli interessi puri applicati sulla somma da saldare. Questi sono espressi in percentuale. Il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, indica la percentuale complessiva della totalità delle spese che il richiedente è tenuto ad accollarsi: costi per l’istruttoria, oneri fiscali, imposte di bollo, spese di comunicazione ordinaria e straordinaria, oltre ovviamente all’assicurazione.
I vantaggi della delega di pagamento
Come mai la delega di pagamento risulta uno dei prestiti particolarmente richiesti dai lavoratori italiani? Le tempistiche di accettazione sono decisamente brevi. Una volta che il richiedente ha tutti i requisiti necessari e che la documentazione è stata inviata nel modo corretto, l’istituto di credito è in grado di dare una risposta, positiva o negativa che sia in brevissimo tempo. In linea di massima, sono sufficienti una decina di giorni per l’ottenimento della liquidità richiesta.
Altro vantaggio non di poco conto, derivante dalla delega di pagamento, è che la somma ambita può essere richiesta anche dai protestati e dai cattivi pagatori, a fronte dell’autorizzazione del datore di lavoro. Essendo la trattenuta automatica e diretta in busta paga, l’istituto finanziario che eroga liquidità extra non si espone a soglie di rischio degne di nota.
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