Finanziamento per matrimonio: il segreto per nozze senza pensieri
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24 novembre 2021
Il finanziamento per matrimonio permette di programmare con serenità uno dei momenti più importanti della propria vita. Tutte le spese da affrontare per l’organizzazione di questo magnifico giorno possono far innalzare notevolmente il costo complessivo. La coppia, nella scelta della migliore soluzione per sostenere questo esborso, dovrà optare tra due forme di finanziamento, quello finalizzato o quello personale. In questo articolo vedremo tutto ciò che bisogna sapere sui finanziamenti per il matrimonio.
Differenze tra prestito finalizzato e prestito personale
Il prestito finalizzato determina la stipulazione di un accordo di collaborazione tra il venditore di beni o servizi con l’istituto di credito o con la banca, legandolo solamente alla vendita di un determinato prodotto.
Ciò significa che l’importo del prestito viene versato al venditore, con il fruitore che dovrà seguire un piano di ammortamento nel rimborso del credito. Nell’ipotesi in cui il cliente necessiti di un’ulteriore liquidità, è possibile affiancare al prestito finalizzato uno personale. Considerando che è altamente improbabile che tutti i servizi e beni necessari alla cerimonia vengano acquistati in un unico punto vendita, può risultare utile ricorrere ad un finanziamento aggiuntivo. In quest’ultimo caso si parla di finanziamento per matrimonio che può avvenire anche tramite cessione del quinto.
Per quanto riguarda il prestito personale per il matrimonio, parliamo di una buona opportunità, considerando che consente di includere più spese in un debito unico, andando a ridurre di gran lunga i costi relativi all’istruttoria. Possedendo i requisiti richiesti, si potrà usufruire delle migliori offerte di prestito con cessione del quinto. Ottenendo un finanziamento per matrimonio riuscirete a coronare il sogno di una vita intera, organizzando un giorno veramente indimenticabile.
Cosa deve contenere il contratto del finanziamento per matrimonio
L’attenzione agli elementi inclusi nel contratto è di fondamentale importanza. Generalmente è impossibile prescindere dai seguenti elementi:
- rate, con i loro importi, numero e scadenza;
- tasso d’interesse applicato dalla banca;
- modalità con cui viene concesso il finanziamento e il suo ammontare;
- eventuali garanzie richieste;
- TAEG (tasso annuo effettivo globale);
- ogni condizione e prezzo praticati, compresi gli eventuali oneri in caso di mora;
- eventuali coperture assicurative richieste, che non vengono comprese nel calcolo del TAEG;
- condizioni per cui il TAEG può, eventualmente, variare.
Estinzione anticipata del finanziamento per matrimonio
E’ possibile estinguere anticipatamente il prestito rispetto al termine stabilito. In tal caso, il cliente sarà obbligato a rimborsare il credito residuale dovuto, con l’aggiunta di una penale che, secondo la legge, non può essere in misura superiore dell’1% dell’intero importo prestato.
Valutazione del finanziamento
L’istituto di credito, prima di concedere un finanziamento per matrimonio, effettua le dovute valutazioni, secondo dei criteri ben specifici. Innanzitutto abbiamo il livello di reddito, infatti l’accettazione delle richieste è chiaramente determinata dal reddito di chi lo richiede, che verrà rapportato insieme alle rate di rimborso.
Poi ci sono le politiche di rischio, che dipendono esclusivamente dall’impostazione della banca, che effettua le proprie valutazioni mediante credit scoring, ovvero i dati statistici detenuti dall’istituto di credito. Grazie a questo metodo, è possibile contenere le insolvenze entro un certo limite.
Infine, abbiamo l’affidabilità creditizia. Quest’ultima è una valutazione operata da tutti gli istituti di credito, che si scambiano informazioni nelle Centrali rischi. In questo modo, i finanziatori possono conoscere la storia creditizia del richiedente e se quest’ultimo si è dimostrato insolvente o ritardatario nei pagamenti. Ovviamente, se si sono verificati casi del genere, la banca o l’istituto di credito sarà meno propenso ad offrire cifre notevoli.
Nel caso in cui non sussistano le condizioni necessarie, potrebbe essere utile optare per la cessione del quinto, ovvero una formula di finanziamento che consente di godere di criteri di valutazione più alla portata. l prestito tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione possono essere richiesti da tutti i dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato e dai pensionati, che possono richiedere questa forma di finanziamento se alla scadenza del prestito non superano gli 89 anni di età (a scadenza del piano di rimborso) e se titolari di pensione superiore a 650€ al netto del quinto cedibile.
Costo del prestito
Non è del tutto semplice determinare il costo del finanziamento, soprattutto a causa del fatto che esistono molte voci che ne determinano l’entità, come interessi, importo erogato, costi assicurativi, spese iniziali e oneri accessori. Ma gli elementi più rilevanti nella valutazione del costo sono due, ovvero il TAN e il TAEG.
Il TAN, acronimo di Tasso Annuo Nominale, consiste nel tasso di interesse applicato all’importo conferito in prestito. Viene espresso su base annua in percentuale, includendo le spese di istruttoria e i costi assicurativi. Il TAN viene impiegato per determinare la quota d’interesse che andrà conferita all’istituto di credito che, una volta addizionata alla quota di capitale, andrà a determinare l’ammontare delle rate di rimborso.
Il TAEG, ovvero Tasso Annuo effettivo Globale, consiste in un’altra misura percentuale su base annua, che indica il costo totale del finanziamento. A differenza del TAN, il TAEG è inclusivo di eventuali spese accessorie, come gli oneri assicurativi e quelli relativi all’istruttoria. La legge, però, consente di includere o escludere dalla determinazione del TAEG alcune voci, ma solamente a particolari condizioni.
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