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Siamo un Intermediario del Credito iscritto regolarmente nell’Elenco delle Agenzie in Attività Finanziaria tenuto dall’Organismo di Vigilanza (OAM) con il n. A107. Il servizio consiste nella promozione e conclusione di contratti relativi alla concessione di finanziamenti sotto qualsiasi, su mandato diretto di intermediari finanziari previsti dal titolo V del TUB.
La Cessione del Quinto dello Stipendio è un particolare tipo di prestito personale disciplinato dal D.P.R. 180/50 ed ha la caratteristica fondamentale che la rata viene pagata ogni mese direttamente dal datore di lavoro, (Ente Pubblico, Ministero, Impresa Privata) o dall’Ente Previdenziale (INPS, ex INPDAP, ENASARCO etc.) del richiedente. In pratica, chi ha richiesto un prestito di questo tipo, riceverà una busta paga o cedolino pensionistico decurtata del 20%. Hanno diritto a richiedere questo tipo di prestito tutti i lavoratori dipendenti pubblici, privati, che i pensionati, e non hanno nessun obbligo di dichiarare per quali fini richiedono questa somma, non essendo un prestito finalizzato all’acquisto di un determinato bene. La durata massima consentita è di 120 mesi, sempre che il lavoratore abbia età ed anzianità tali per cui non debba andare in pensione prima di questo termine. Il valore massimo del finanziamento è determinato dalla singola rata, che naturalmente non potrà essere superiore al quinto dello stipendio. Ottenere la cessione del quinto è abbastanza semplice e non è necessaria alcuna fidejussione o garanzia: si tratta infatti di un prestito a firma singola in cui la banca è garantita dallo stipendio del dipendente. Per una maggiore tranquillità di entrambe le parti il legislatore ha previsto che questo prestito debba essere accompagnato obbligatoriamente da un’assicurazione vita e rischio impiego. In questo modo non ci saranno pendenze gravanti ne sugli eredi in caso di morte, ne sullo stesso richiedente in caso di licenziamento. Nel caso in cui invece sia il dipendente a dare le dimissioni, il datore di lavoro è tenuto a conservare tutte le somme a lui dovute, ivi comprese la liquidazione maturata, la quota della tredicesima, le ferie non godute, etc. e a versarle direttamente alla banca che ha erogato il prestito.
All’atto dell’istruzione della pratica che, ricevuto il benestare da parte dell’Amministrazione di appartenenza si eroga il finanziamento entro 10 giorni lavorativi.
Il costo del finanziamento viene corrisposto dal cedente in un’unica soluzione e trattenuto dal capitale lordo del finanziamento. L’importo è dovuto per commissioni ed interessi bancari, costi di istruttoria e di intermediazione, rimborso spese di notifica e postali, polizza assicurativa contro il rischio della perdita del posto di lavoro e contro la perdita della vita.
Il rimborso del finanziamento avviene tramite rate mensili costanti, trattenute dall’amministrazione di appartenenza direttamente dalla busta paga o cedolino pensione, e versate mensilmente alla società finanziaria, fino alla concorrenza del capitale lordo del finanziamento.
Si è possibile saldare il debito anticipatamente beneficiando dell’abbuono interessi non maturati.
La polizza assicurativa è prevista dalla legge che disciplina questa forma di finanziamento (Legge 180/50 e Legge 14 maggio 2005, n. 80).
Si la rata è fissa per tutta la durata del finanziamento che può essere da 24 a 120 mesi, cosi come il tasso rimane fisso per tutta il periodo di ammortamento del prestito.
La cessione in corso dovrà essere obbligatoriamente estinta. Il residuo debito della stessa viene detratto dal netto ricavo della nuova operazione per essere versato a favore dell’ente titolare del precedente prestito per la sua estinzione.
- Nel caso di dipendenti: Il certificato di stipendio sottoscritto dall’amministrazione, l’ultima busta paga, l’ultimo CUD, un documento d’identità, e la tessera sanitaria.
- Nel caso di pensionati: Il certificato di quota cedibile sottoscritta dall’Ente Previdenziale, l’ultimo cedolino pensione, l’ultimo CUD, un documento d’identità, e la tessera sanitaria.
Non sono richieste garanzie ipotecarie, eventuali disguidi finanziari passati a carico non impediscono il perfezionamento del finanziamento. La sola garanzia richiesta è rappresentata da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso aziende pubbliche e private che presentino requisiti di solidità e affidabilità o dalla pensione percepita dall’Ente Previdenziale.
In tal caso, laddove il TFR accantonato non fosse sufficiente a coprire il debito residuo e il Cliente non riuscisse a rimborsare la parte eccedente, provvederà in tal senso l’assicurazione convenzionata con l’ente erogatore.
Nel Prestito Personale la rata viene pagata alla banca o alla finanziaria tramite bollettino postale o addebito sul conto corrente (RID), mentre nella Cessione del Quinto la rata viene detratta dallo stipendio o dalla pensione. Quindi è l’azienda o l’amministrazione presso cui si è dipendenti o pensionati a pagare. Questo rende la cessione del quinto più comoda per il cliente che non dovrà preoccuparsi di pagare le future rate del finanziamento erogato.
Si possono chiedere importi fino a 75.000 € con un piano di rimborso da 12 a 120 mesi.
Per richiedere un prestito non è necessario avere cittadinanza italiana, ma è sufficiente avere la residenza in Italia.
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